Via libera alla direttiva UE sulle case green
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Via libera alla direttiva UE sulle case green
La tanto discussa direttiva dell'Unione Europea sulle case green ovvero sul miglioramento delle performance energetiche degli immobili, ha ottenuto il primo via libera. La proposta ha infatti conseguito la maggioranza dei voti favorevoli (49 pro, 18 contrari e 6 astenuti) presso la commissione per l'industria, per la ricerca e per l'energia del Parlamento europeo. La direttiva fissa degli obiettivi temporali e di merito riguardanti le classi energetiche degli edifici:
- Classe energetica E, entro il 2030.
- Classe energetica D, entro il 2033.
Lo scopo ultimo del provvedimento è raggiungere le zero emissioni degli immobili del territorio europeo entro il 2050. Sono però previste delle deroghe e delle limitazioni per particolari tipologie di edifici come quelli di valore storico e artistico, gli edifici di culto, le case con superficie inferiore a 50 mq. Inoltre, ciascun Paese dell'Unione Europea può decidere di esentare determinate categorie di immobili come quelli di edilizia residenziale sociale, nel caso in cui gli interventi di efficientamento comportino un aumento del canone di locazione. Tra le deroghe previste c'è la possibilità per i singoli Stati di poter richiedere l'esenzione dal miglioramento di categoria energetica di un immobile per motivi oggettivi e validi, tra cui l'aumento insostenibile delle materie prime, ma solo fino a un limite massimo del 22% del totale dell'edilizia residenziale e comunque non oltre il 2037.
Il miglioramento non riguarda solo gli edifici residenziali privati, ma anche quelli non residenziali di proprietà pubblica per i quali il raggiungimento della classe energetica E è indicato entro il 2027 e della classe D entro il 2030. Gli edifici di nuova costruzione invece dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028. Per poter raggiungere obiettivi così importanti e che comprendono interventi su milioni di edifici, appare indispensabile un sostegno finanziario sia da parte dei singoli Paesi che delle istituzioni europee. A tale proposito il testo della direttiva ipotizza la creazione di un Energy performance renovation fund per immettere risorse atte alla transizione ecologica degli immobili.
Dopo l'approvazione da parte della commissione, l'iter della direttiva è ancora lungo e prevede diversi passaggi. Il prossimo riguarda la presentazione al voto dell'Assemblea plenaria del Parlamento UE, in programma attorno alla metà di marzo. Successivamente è previsto il cosidetto trilogo ovvero un incontro tra Parlamento, Commissione e Consiglio per discutere e negoziare il contenuto della direttiva e giungere alla versione definitiva della legge. In questa fase son possibili modifiche e integrazioni al testo iniziale. L'ultimo passo dell'iter legislativo sarà il recepimento da parte di ciascun Paese membro dell'Unione.