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sostenibilita ambientale
14/12/2023

Una panoramica sulla Cop28 di Dubai

La XXVIII edizione della Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si è chiusa a Dubai il 12 dicembre con l'impegno a limitare l'aumento della temperatura globale entro 1,5° C. Per la prima volta la Cop28 aveva all'ordine del giorno una possibile svolta in materia di uso di combustibili fossili ovvero il completo abbandono del loro impiego. Svolta che si è verificata solo in parte. Infatti, non si è giunti al cosidetto phasing out ovvero all'uscita completa dalla dipendenza dagli idrocarburi, ma una transizione (transitioning away) con eliminazione graduale entro il 2050. L'accordo approvato sottolinea un passaggio giusto e ordinato nel quale ogni singolo Paese contribuisca allo sforzo di transizione globale. Oltre all'accordo sui combustibili fossili, il testo approvato a fine lavori indica diversi riferimeni alla transizione energetica tra cui l'obiettivo a triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l'efficienza energetica entro il 2030. Inoltre, vengono confermati gli impegni per accelerare gli sforzi per eliminare gradualmente la produzione di energia da carbone senza compensazioni e l'eliminazione graduale dei sussidi inefficienti alle fonti fossili. Previsto anche l'impegno nell'accelerare l'utilizzo di tecnologie a zero e basse emissioni, tra cui il nucleare e le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio. Un altro punto fondamentale è l'adozione di un bilancio globale dell'azione climatica (Global Stocktake) che comprende tutte le azioni messe in atto per ridurre i gas serra e contenere il riscaldamento globale entro i termini convenuti. Dunque, in sintesi, il Global Stocktake ha l'obettivo di aiutare i Paesi ad allineare i piani climatici nazionali con quanto stabilito dall'Accordo di Parigi del 2015. Il documento approvato alla Cop28, infine, propone di accelerare e ridurre entro il 2030 le emissioni da metano e di quelle derivanti da trasporto stradale grazie ad una serie di interventi specifici come lo sviluppo di infrastrutture ad hoc e la rapida diffusione di veicoli a basse e zero emissioni.

A commento degli accordi della Cop28 il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato: “L'intesa raggiunta è da considerarsi bilanciata e accettabile per questa fase storica, in quanto tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell'Accordo di Parigi e delle istanze, anche profondamente diverse, dei vari Stati, che tuttavia riconoscono un terreno e un obiettivo comune”.

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