Sviluppo sostenibile, a che punto è l'Europa?
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Sviluppo sostenibile, a che punto è l'Europa?
Per analizzare lo stato di avanzamento dello sviluppo sostenibile in Europa, sono stati resi noti da Eurostat i dati relativi ai progressi nel raggiungimento degli obiettivi SDGs registrati negli ultimi cinque anni. Da sempre la promozione e il sostegno dello sviluppo sostenibile rappresentano priorità fissate dalla Commissione europea nell'ambito dell'Agenda 2030 dell'Onu, il cui programma individua 17 obiettivi principali. Gli obiettivi dell'Agenda 2030 puntano ad assicurare un miglioramento della qualità della vita e del benessere di tutti i cittadini, senza compromettere lo scenario per le generazioni future anche in ottica di salvaguardia dell'ambienta naturale, contrasto ai cambiamenti climatici ed equità sociale. In aggiunta agli obiettivi generali dell'Onu, la Commissione Europea ha messo a punto, a fine 2019, il Green Deal, un piano strategico funzionale allo sviluppo nell'UE di un'economia moderna, efficiente, competitiva a livello globale, all'interno di un processo di transizione giusta e inclusiva per tutti. Entrando nel dettaglio dei dati pubblicati da Eurostat nell'edizione 2023 del “Sustainable development in the European Union”, si evidenzia come l'UE ha compiuto in questi ultimi cinque anni progressi considerevoli in diversi obiettivi SDGs, anche se non mancano alcuni indicatori non così positivi, specie in ambito ambientale. In particolare i dati positivi riguardano l' Obiettivo n.8 “Lavoro dignitoso e crescita economica”: nei Paesi dell'UE nel 2022 il tasso di occupazione ha raggiunto il massimo storico pari al 74,6%. Risultati positivi sono stati rilevati anche con riferimento all'Obiettivo n.1 “Sconfiggere la povertà”, all'Obiettivo n.5 “Raggiungere la parità di genere” e all'Obiettivo n.10 “Ridurre le disuguaglianze”. Progressi rilevanti anche sotto l'aspetto dell'istruzione di qualità (Obiettivo n.4) con la percentuale di laureati in Europa che ha raggiunto il 45% della popolazione. Nonostante la pandemia mondiale da Covid-19, anche la situazione generale della salute e benessere (Obiettivo n.3) è andata migliorando nell'ultimo quinquennio.
Non così bene invece gli SDGs legati direttamente o indirettamente all'ambiente, come l'Obiettivo n. 7 “Energia pulita e accessibile” che dopo aver raggiunto il minimo storico nel 2020 è cresciuta nel 2021 parallelamente alla ripresa delle attività economiche. Senza contare che le recenti indicazioni del Parlamento europeo implicano per i prossimi anni fino al 2030 una decisa accelerazione nell'efficienza energetica e nell'utilizzo delle energie rinnovabili. Trend leggermente negativo anche per l'Obiettivo n.13 “Lotta contro il cambiamento climatico”: secondo le stime infatti, se è vero che l'UE ha ridotto le emissioni di gas serra del 30%, servono progressi maggiori per raggiungere gli obiettivi di riduzione del 55% entro il 2030. Discorso simile vale per l'Obiettivo n.15 “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre”: in questo caso si segnala l'aumento della superficie forestale globale, ma anche il proseguimento di attività umane che mettono a dura prova ecosistemi e biodiversità. In questo senso, impegni fondamentali sono stati presi nella strategia dell'UE per la biodiversità 2030, per il ripristino dei terreni e dei suoli degradati e per la lotta alla desertificazione.