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sostenibilita ambientale
09/02/2023

Rinnovabili, le novità del decreto semplificazioni PNRR

Snellire la burocrazia per accelerare la transizione verso le rinnovabili. Questo, in sintesi, l'obiettivo contenuto nella bozza del decreto semplificazioni del PNRR che dovrebbe essere discusso ed approvato dal Governo attorno alla metà di febbraio. Il documento di 34 pagine prevede interventi su diversi fronti, specie sulle rinnovabili e l'efficienza energetica, con una netta semplificazione dell'iter burocratico al fine di sveltire lo sviluppo di nuovi impianti per la produzione di energia green.

Uno dei primi interventi riguarda il potenziamento della commissione PNRR-Pniec con il numero di membri che sale da 30 a 50 e nuovi finanziamenti per 32 milioni di euro. Inoltre, al fine di riuscire a terminare le opere già finanziate viene introdotta la possibilità di un'esenzione dalla presentazione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ed estendendo il termine ultimo per la conclusione del procedimento a 150 giorni. Per i progetti di competenza statale i tempi per l'adozione del provvedimento della VIA si riducono da 60 a 15 giorni dalla conclusione della fase di consultazione.

La bozza del decreto semplificazioni PNRR indica anche nuove distanze ridotte da 7 a 3 km. per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici dai beni sottoposti a tutela, oltre a stabilire che in assenza di legge regionale che indica le aree idonee per l'installazione degli impianti, si considerano idonee le aree dove sono già installati impianti della stessa tipologia.

Inoltre, viene previsto che per la costruzione e l'esercizio di impianti fotovoltaici fino a 50 MW sia sufficiente la sola procedura abilitativa semplificata, a condizione che l'energia prodotta dall'impianto stesso sia ceduta al GSE per almeno 15 anni. Per i fotovoltaici agricoli, il decreto indica che, se posti al di fuori di aree protette, siano da considerarsi come manufatti strumentali all'attività agricola e quindi liberamente installabili, ma a condizione che i pannelli solari siano installati ad un'altezza minima di 2 metri sopra il terreno coltivato, non abbiano fondamenta in cemento o di difficile rimozione. Infine, procedure più snelle sono previste anche per gli impianti rinnovabili off-shore che possono essere costruiti e messi in esercizio con una procedura semplificata che integra la VIA.

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