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sostenibilita ambientale
27/05/2022

RePowerEU accelerare con le rinnovabili per contrastare la crisi energetica

Per cercare di porre rimedio alle difficoltà del mercato mondiale dell'energia la Commissione europea, il 18 maggio, ha presentato RePowerEU, un piano per ridurre la dipendenza da fonti energetiche fossili, specie di provenienza russa e accelerare con le energie rinnovabili. Cuore del piano RePowerEU è il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) che prevede la pianificazione e il finanziamento di infrastrutture nazionali e transfrontaliere, oltre a progetti e riforme del settore energetico.

Come punto di partenza, la Commissione indica nel risparmio energetico il passo più immediato ed economico per far fronte alla crisi energetica e contenere il caro bollette. Come obiettivo di più ampio respiro, invece, RePowerEU propone di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine. In particolare viene indicato l'aumento dal 9% al 13% dell'obiettivo vincolante di efficienza energetica fissato nell'ambito del pacchetto normativo Fit for 55 e legato al Green Deal europeo.

Più energie rinnovabili

Nel piano RePowerEU si sottolinea la necessità di accelerare con le energie rinnovabili per coprire quote sempre crescenti di fabbisogno elettrico a tutti i livelli: industriale, nei trasporti e ad uso domestico. Tale spinta alla transizione green permetterà di raggiungere più in fretta l'indipendenza energetica, abbassare i prezzi e, non ultimo, ridurre l'emissioni di gas a effetto serra. In questa direzione va anche vista la proposta della Commissione europea di aumentare dal 40% al 45% l'obiettivo principale per il 2030 di consumi soddisfatti da rinnovabili.

Le principali iniziative incluse nel piano RePowerEU sono:

- Una strategia per l'energia solare volta a raddoppiare la capacità solare fotovoltaica entro il 2025 e installare 600 GW entro il 2030

- L'introduzione dell'obbligo giuridico di installare pannelli solari sui tetti di nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali

- Il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore per giungere in 5 anni a 10 milioni di unità

- L'integrazione dell'energia geotermica e termosolare nei sistemi di teleriscaldamento e riscaldamento collettivo

- La modifica mirata della direttiva sulle energie rinnovabili in modo da snellire la complessità delle procedure di autorizzazione per i grandi progetti. In questo senso i singoli Stati dovrebbero individuare zone di riferimento specifiche per le rinnovabili con procedure abbreviate e semplificate

- La definizione di un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto internamente e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importato entro il 2030, per sostituire gas naturale, carbone e petrolio nei trasporti e nei settori industriali più difficili da decarbonizzare. A tale scopo sono stati stanziati finanziamenti supplementari per 200 milioni di euro a favore della ricerca

- La definizione di un piano di azione per il biometano che definisce vari strumenti, tra cui un partnerariato industriale per il biometano e incentivi finanziari per portare la produzione a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030.

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