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normativa
23/12/2022

Nuovo Codice appalti approvato dal Consiglio dei Ministri

Via libera preliminare al nuovo Codice degli appalti da parte del Consiglio dei Ministri. La riforma, che rappresenta un punto centrale nell'attuazione del PNRR, ha l'obiettivo di rendere più fluide ed efficienti le procedure di affidamento e gestione delle commesse di lavori, servizi e forniture. L'entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti è fissata per il 1° aprile 2023, anche se il suo iter prevede ancora l'esame delle Commissioni Parlamentari per poi arrivare all'approvazione definitiva e alla pubblicazione.

Il nuovo Codice degli appalti si basa su due elementi cardine:

- Il principio del risultato: ovvero il primario interesse di natura pubblica del nuovo Codice che si traduce in massima tempestività di esecuzione e migliore rapporto qualità/prezzo degli appalti nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza.

- Il principio della fiducia: ovvero l'azione legittima, trasparente e corretta dei funzionari delle PA e degli operatori economici coinvolti negli appalti. Vediamo le principali novità del nuovo Codice degli appalti:

1. Appalto integrato: viene reintrodotta tale possibilità che prevede che il contratto abbia come oggetto la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità economica approvato, con esclusione degli appalti per esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria.

2. General contractor: viene reintrodotta tale figura che è tenuta a perseguire un risultato amministrativo mediante le prestazioni professionali previste in cambio di un corrispettivo determinato in relazione al risultato ottenuto e all'attività necessaria per ottenerlo.

3. Procedure sotto la soglia europea: vengono adottate le soglie stabilite per l'affidamento diretto e per le procedure negoziate nel decreto legge n.76 del 16 luglio 2020, ma sono previste eccezioni con applicazione delle procedure ordinarie previste per il sopra-soglia per affidamento di contratti di interesse transfrontaliero. Inoltre, viene fissato il principio di rotazione secondo cui, in caso di procedura negoziata, è vietato procedere direttamente all’assegnazione di un appalto nei confronti del contraente uscente. In tutti gli affidamenti di contratti sotto-soglia sono esclusi i termini dilatori, sia di natura procedimentale che processuale.

4. Partenariato pubblico-privato: viene semplificato il quadro normativo per agevolare la partecipazione di investitori istituzionali alle gare per l'affidamento di progetti di partenariato pubblico-privato.

5. Norme per settori speciali: si prevede maggiore flessibilità per i cosiddetti settori speciali, in coerenza con la natura essenziale dei servizi pubblici (acqua, energia, trasporti) con introduzione di norme autoconclusive ovvero prive di ulteriori rinvii ad altre sezioni del Codice. Inoltre, vengono introdotti poteri di autorganizzazione riconosciuti alle imprese pubbliche e ai privati titolari di diritti speciali o esclusivi. Infine, per le stazioni appaltanti è prevista la possibilità di determinare le dimensioni dell'oggetto dell'appalto e dei lotti, senza obbligo di motivazione aggravata.

6. Subappalto: viene introdotto il cosiddetto “subappalto a cascata” che adegua la normativa a quella europea tramite la previsione di criteri di valutazione discrezionale da parte della stazione appaltante.

7. Concessioni: viene stabilito l'obbligo per i concessionari scelti senza gara di appaltare a terzi una parte compresa tra il 50% e il 60% dei lavori, dei servizi e delle forniture. Tale obbligo non è valido per i settori speciali.

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