Minerali critici, come rendere il settore sostenibile
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Minerali critici, come rendere il settore sostenibile
Litio, fondamentale per le auto elettriche, neodimio e praseodimio, necessari per le turbine eoliche e pannelli fotovoltaici, sono solo alcuni dei minerali critici indispensabili per il funzionamento di tecnologie green e, quindi, per la transizione energetica. Non c'è da stupirsi se negli ultimi cinque anni la richiesta di tali elementi sia più che raddoppiata. Trattandosi, dunque, di un mercato in forte sviluppo e considerando che i minerali critici sono concentrati in pochi paesi e poche aziende produttrici (il 60% del mercato mondiale del litio è controllato da cinque aziende), è sorta la necessità di garantire catene di approvigionamento sicure, sostenibili e responsabili. A tale scopo, i rappresentanti di 50 paesi produttori e consumatori di minerali critici si sono riuniti con i leader dell'industria, degli investimenti e della società civile in un apposito vertice indetto dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) per discutere un piano d'azione.
Nel corso del summit sono emerse in particolare sei linee guida da seguire per poter garantire approvigionamenti sicuri, sostenibili e affidabili di minerali critici. - Accelerare i progressi verso forniture di minerali diversificate. - Sfruttare il potenziale della tecnologia e del riciclo di rifiuti elettronici, batterie, turbine eoliche. - Promuovere la trasparenza nei mercati sia dal punto di vista dei prezzi che delle informazioni su tutta la catena di approvigionamento. - Implementare la disponibilità di dati affidabili per stabilire priorità e affrontare eventuali criticità. - Creare incentivi per pratiche sostenibili e responsabili nella produzione di minerali critici, premiando l'impegno in termini di ESG. - Promuovere la collaborazione internazionale tra governi, industrie e società civile. A commento di quanto emerso dal summit IEA, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato: “Per noi lo strumento principe di breve e medio periodo resta l'ecodesign, ripensando le filiere fin dalla progettazione per la ricerca di materiali sostitutivi, ma anche tecnologie più durevoli, riparabili, net-zero e riciclabili al 100%”.