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sostenibilita ambientale
02/11/2023

Le novità del Piano Strategico UE per le tecnologie energetiche

Creato nel 2007 per sostenere lo sviluppo di tecnologie energetiche sostenibili, efficienti e competitive in termini di costi, il Piano Strategico per le tecnologie energetiche (SET) è stato revisionato dalla Commissione Europea. Le novità introdotte nel SET servono a meglio allineare gli obiettivi strategici con il Green Deal europeo, il Piano RePower EU e il Piano Industriale del Green Deal, con particolare riferimento alla normative sull'industria a zero emissioni nette. Il Piano aggiornato continuerà ad avere un ruolo fondamentale in termini di sostegno e promozione nei Paesi dell'Unione in ricerca, innovazione e competitività nell'ambito delle tecnologie energetiche. In particolare, la revisione del Piano da parte della Commissione consente di intervenire in maniera trasversale su diverse aree come sostenibilità, sviluppo delle competenze, digitalizzazione, accessibilità al mercato. Inoltre, è previsto l'ampliamento della portata tecnologica con maggiore inclusione delle tecnologie strategiche per le energie rinnovabili. Infine, è prevista la predisposizione di una tabella di marcia per registrare i progressi ottenuti, costantemente monitorata mediante il sistema di informazione del piano SET.

Nel dettaglio, la revisione del Piano Strategico per le tecnologie energetiche comprende la richiesta agli Stati membri di raddoppiare in modo resiliente e competitivo la quota di energie rinnovabili fino a raggiungere minimo il 42,5% entro il 2030. Della nuova capacità installata da qui al 2030, almeno il 5% deve essere sviluppata con tecnologie innovative per le energie rinnovabili.

Ricordiamo che il piano SET è articolato in sei priorità sviluppate in 14 aree di azione. Vediamo quali sono e quali novità sono previste.

- Priorità 1: UE leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili attraverso cinque diverse tecnologie per energie rinnovabili: eolico offshore, fotovoltaico solare, geotermia profonda, energia marina, solare termico a concentrazione. Le novità riguardano l'istituzione di gruppi di lavoro sull'idrogeno verde, l'eolico offshore e un'agenda strategica di ricerca e innovazione per l'energia solare.

- Priorità 2: fornire un sistema energetico intelligente e incentrato sul consumatore, sistemi energetici intelligenti e integrati. Le novità riguardano aspetti legati a sicurezza, stabilità e cybersecurity, oltre al fatto che le azioni messe in atto dovranno contribuire all'accelerazione della trasformazione green e smart delle città.

- Priorità 3: sviluppare e rafforzare sistemi efficienti sotto il profilo energetico, con particolare riferimento all'efficienza energetica in edilizia. Le novità introdotte nella revisione del SET intendono sviluppare modalità innovative ed efficaci in termini di costi per contribuire a raddoppiare il tasso annuo di ristrutturazione degli edifici entro il 2030, oltre che a rendere completamente a emissioni zero gli immobili nuovi entro il 2030 e quelli esistenti entro il 2050. Tra le azioni previste, l'introduzione di 10 milioni di pompe di calore nei prossimi cinque anni.

- Priorità 4: diversificare e rafforzare le opzioni energetiche per un trasporto sostenibile. In questo ambito le novità previste riguardano il rafforzamento della competitività dell'UE nel settore delle batterie per la mobilità elettrica, compreso l'approvigionamento domestico delle materie prime, oltre al riuso e al riciclo, per raggiungere l'autosufficienza entro il 2030.

- Priorità 5: obiettivi ambiziosi nella cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio. L'aggiornamento del piano Set intende allineare obiettivi e attività con il nuovo scenario politico in materia di energia e clima, con specifico riferimento all'industria a zero emissioni nette.

- Priorità 6: mantenere e rafforzare la sicurezza nell'uso dell'energia nucleare. I nuovi obiettivi previsti dal Set stabiliscono che per raggiungere l'obiettivo di fornire fino a 150 GW di capacità elettrica nell'UE entro il 2050, sia necessaria la costruzione di un numero minimo di 30 reattori di grandi dimensioni e piccoli reattori modulari.

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