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angle-left La BCE taglia i tassi. Cosa cambia per mutui e prestiti?
15/01/2025

La BCE taglia i tassi. Cosa cambia per mutui e prestiti?


Nuovo taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, ridotti di 25 punti base. In tal modo il tasso sui depositi scende dal 3,25% al 3%. Si tratta del quarto ribasso applicato dalla BCE nel 2024. Tale riduzione influisce in maniera considerevole su diversi aspetti economico-finanziari, tra cui una svolta sul mercato dei mutui a tasso variabile. In questo senso, per fare un esempio concreto, in caso di mutuo a tasso variabile, ventennale, da 150 mila euro, la rata attuale dovrebbe diminuire da 20 a 30 euro al mese. Nonostante l’ennesimo taglio dei tassi, la situazione attuale è comunque più gravosa rispetto a quanto avveniva prima del 2022, anno in cui la BCE ha avviato una politica di rialzo dei tassi come meccanismo di contrasto alla crescente inflazione negli Stati membri dell’Unione europea.

Per fare un raffronto, nel 2022 una rata media del mutuo a tasso variabile standard era di circa 456 euro, mentre attualmente si attesta attorno a 682 euro. Ciò nonostante, il costante ribasso che si è registrato nel corso del 2024 durante il quale le rate medie del mutuo sono passate da 748 a 682 euro. Ricordiamo che il taglio dei tassi da parte della BCE incide sull’Euribor, ovvero il tasso di interesse medio applicato agli scambi di denaro interbancari, che rappresenta il parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile. Parlando invece di finanziamenti al consumo, ad esempio per l’acquisto di un’autovettura, i tassi medi pur essendo scesi all’8,6% attuale rispetto all’8,9% di un anno fa, risultano ancora più gravosi rispetto a due anni fa quando erano all’8,1% e soprattutto rispetto a tre anni fa, quando si attestavano attorno al 5,9%.

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