L’isolamento degli edifici con l’insufflaggio
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L’isolamento degli edifici con l’insufflaggio
L’isolamento degli edifici è un fattore centrale nel percorso di efficientamento energetico immobiliare. Un’adeguata coibentazione, infatti, permette di ridurre i consumi energetici per riscaldamento e raffrescamento, oltre a garantire un giusto livello di comfort abitativo. Una delle tecniche più usate è il cosiddetto cappotto termico che prevede l’installazione di pannelli isolanti. Non sempre però è possibile un intervento di tale tipologia per i motivi più diversi, dai costi alle caratteristiche dell’edificio. Una valida alternativa al cappotto isolante è l’insufflaggio, una tecnica di isolamento che prevede l’inserimento di materiale isolante all’interno dei muri o nei sottotetti non abitabili, ricorrenti specie negli edifici costruiti tra il 1950 e il 1980. Tale intervento è possibile qualora le pareti perimetrali siano dotate di intercapedine, i cosiddetti muri a cassa vuota, all’interno della quale viene, appunto, insufflato il materiale isolante. L’insufflaggio può avvenire sia dall’esterno dell’edificio che dall’interno dell’abitazione, in questo secondo caso con minori costi di intervento. In fatto di materiali isolanti utilizzati per la tecnica dell’insuflaggio possono essere di due categorie principali: gli isolanti sfusi e gli isolanti espansi. Tra gli isolanti sfusi ricordiamo la lana di vetro, la fibra di cellulosa e il sughero granulare. Nella seconda categoria rientrano materiali come il poliuretano espanso. La scelta di una o dell’altra categoria dipende dai costi che si vogliono sostenere, dalla sostenibilità dei materiali e dalle loro caratteristiche in termini di conducibilità termica e durabilità nel tempo.
Uno dei principali vantaggi dell’insufflaggio è la possibilità di migliorare l’efficienza energetica di edifici risalenti a decine di anni fa attraverso un intervento piuttosto accessibile, decisamente meno invasivo, più economico e rapido rispetto all’isolamento mediante cappotto termico. Per contro, tale tecnica può essere utilizzata solo per edifici con caratteristiche specifiche come sopra indicate, ad esempio non è attuabile in caso di muri perimetrali sprovvisti di intercapedini. Per tale ragione, risulta fondamentale in fase preventiva svolgere un’accurata indagine di fattibilità da parte di un professionista competente in grado di valutare caso per caso soluzioni e materiali eventualmente utilizzabili.