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mercato immobiliare
13/06/2024

L’andamento del segmento non residenziale

Il Rapporto annuale 2024 dell’Omi, Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle entrate, ha riportato quanto accaduto nei diversi segmenti immobiliari nel 2023. Dunque, non solo compravendite, stock e quotazioni delle abitazioni, ma anche di negozi, uffici e capannoni industriali. Si tratta di indicatori particolarmente rilevanti a livello economico in quanto connessi all’andamento di diversi settori produttivi come attività commerciali, industriali, settore terziario e servizi. Il Rapporto dell’Omi evidenzia come a livello di uffici le compravendite, dopo due anni di crescita, sono in diminuzione dell’1% rispetto al 2022. Calo piuttosto sensibile anche per il settore produttivo che registra -3,8% rispetto a dodici mesi prima, una diminuzione molto marcata se si pensa che nel 2022 ci fu un rialzo di quasi 7 punti percentuali. Al contrario, il comparto dei negozi segna un incremento del 4,5% con 1.800 unità in più compravendute rispetto all’anno precedente. Parlando di quotazioni, anche questi dati in generale sono al ribasso. La quotazione media nazionale per gli uffici nel 2023 si attesta a 1.311 €/mq, in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2022. Discorso differente per i negozi la cui quotazione media nazionale sale di un seppur modesto 0,6% raggiungendo 1.426 €/mq. Per quanto riguarda i capannoni industriali la quotazione media nel 2023 è stata pari a 450 €/mq, in calo di un punto percentuale rispetto al 2022. Il valore di scambio complessivo dei tre settori nel 2023 è di 17,6 miliardi di euro, ma anch’esso in calo su base annua (-3,5%). Una contrazione legata soprattutto al valore di scambio degli uffici diminuito del 13% e del settore produttivo che segna -4,3%. Il valore di scambio dei negozi, invece, aumenta del 2,1%. Analizzando i dati territoriali, nelle regioni del Nord si trova oltre la metà dello stock di uffici (52,9%), il 20,7% nel Centro Italia, il 17,9% nel Sud, l’8,5% nelle Isole. In fatto di negozi, il 27,2% si trova nelle regioni del Sud, il 24% nel Nord Ovest, il 21,9% al Centro, il 15,6% nel Nord Est, l’11,3% nelle Isole. Infine, parlando di stock di capannoni e unità immobiliari a destinazione produttiva, il 31,9% si trova nelle regioni di Nord Ovest, il 26% nel Nord Est, il 17,7% al Centro, il 17,3% al Sud, il restante 7,1% nelle Isole.

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