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normativa
03/04/2024

In arrivo il decreto End of Waste per gli inerti da demolizione

Ridurre la quantità di rifiuti da costruzione e demolizione, promuovendo il recupero e il riutilizzo dei materiali edili in un’ottica di economia circolare: questo, in sintesi, il concept alla base del cosiddetto decreto End of Waste o Decreto Inerti, in arrivo dal Ministero dell’Ambiente. Il decreto disciplinerà la gestione e il recupero degli inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione di edifici o di origine minerale, al fine di rimetterli sul mercato e implementandone gli ambiti di riutilizzo. Il nuovo decreto andrà in parte a modificare quanto indicato nel precedente decreto in materia (DM 152/2022 che disciplina la cessazione di qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione ai sensi dell’art. 184 del Decreto Legislativo del 3 aprile 2006 n.152), in sostanza ampliando le possibilità di applicazione dei materiali inerti da recupero, indicando per ciascuno di essi i requisiti a seconda delle necessità. Obiettivo del Ministero dell’Ambiente è intercettare e gestire quantitativi maggiori di rifiuti specifici provenienti dal settore delle costruzioni. Fermo restando l’impegno del Ministero nell’affrontare la questione dei rifiuti inerti in ottica di implementazione dei criteri di economia circolare, permane, in particolare, una delle criticità del nuovo decreto End of Waste che riguarda la questione dei nuovi aggregati. “Ad oggi, infatti, per ogni tonnellata di rifiuto inerte generato non corrisponde una tonnellata di aggregato riciclato che venga assorbita dal mercato. Ciò è dovuto al fatto che mancano gli strumenti tecnici e normativi che sostengano l’utilizzo dell’aggregato riciclato”, ha dichiarato Paolo Barbieri, presidenti di ANPAR, Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati.

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