In arrivo 168 milioni per efficientamento e messa in sicurezza dei piccoli comuni
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In arrivo 168 milioni per efficientamento e messa in sicurezza dei piccoli comuni
Si fa un gran parlare di efficienza energetica degli edifici, messa in sicurezza di scuole e strade, abbattimento delle barriere architettoniche nei centri urbani e negli edifici pubblici, ma in concreto quali sono le azioni messe in campo dal Governo a livello territoriale? Tra le più recenti iniziative, è stato perfezionato il decreto del Ministero dell'interno in materia di “Attribuzione ai Comuni con meno di 1.000 abitanti del contributo per il potenziamento di investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici, patrimonio comunale e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, nonché per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile per l'anno 2023”, con l'attribuzione di complessivi 168 milioni di euro.
Il provvedimento è previsto dall'articolo 30, comma 14-bis del decreto legge 30 aprile 2019 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019 n.58, così come sostituito dall'articolo 51, comma 1, lettera a, del decreto legge 14 agosto 2020 n.104, convertito dalla legge 13 ottobre 2020 n.126.
Il contributo previsto dal provvedimento viene suddiviso per ciascuno dei 2.005 Comuni italiani con popolazione fino a 1.000 abitanti per un importo di 83.790,52 euro ciascuno. Per poter usufruire del contributo, i lavori di messa in sicurezza ed efficientamento energetico di scuole, strade, edifici pubblici e del patrimonio comunale dovranno iniziare entro il 15 maggio 2023, data in cui le amministrazioni comunali riceveranno la prima parte delle risorse, corrispondente alla metà della cifra complessiva. La parte residua del contributo sarà erogata dopo la trasmissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione di ciascuna opera od intervento realizzati, rilasciati dal direttore dei lavori. In caso di mancato rispetto del termine sopra indicato o di parziale utilizzo, verificati tramite il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP) della banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP), i contributi saranno revocati.