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angle-left Il progetto ciclovie urbane intermodali
edilizia
07/02/2024

Il progetto ciclovie urbane intermodali

Nell’ambito dei lavori pubblici sempre più spesso si parla di realizzare infrastrutture per implementare la cosiddetta mobilità sostenibile. A tale proposito, per sostenere l’utilizzo della bicicletta, implementare la rete nazionale di percorribilità ciclistica e parallelamente promuovere l’uso di servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito il fondo per lo sviluppo di ciclovie urbane intermodali. Lo sviluppo di una tale rete infatti offrirebbe ai cittadini un’alternativa all’uso dell’auto privata grazie all’utilizzo, anche combinato, di bicicletta e mezzi pubblici. Il fondo prevede uno stanziamento di complessivi 10 milioni di euro per la realizzazione di ciclovie e infrastrutture, di cui 2 milioni già utilizzati per il 2023, 4 milioni previsti per il 2024 e 4 milioni per il 2025. I fondi sono stati riservati all’interno della Legge di Bilancio 2023, la cui firma al decreto di riferimento consente di disciplinare la distribuzione degli stessi secondo alcuni criteri. Infatti, possono presentare istanza di accesso al Fondo i comuni, le città metropolitane e le unioni di comuni che hanno approvato in via definitiva uno strumento di pianificazione nel quale sia chiara la volontà espressa dall’ente di procedere allo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana o locale. Nello specifico, possono fare domanda comuni e città metropolitane con popolazione superiore a 100 mila abitanti che abbiano adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Ogni singolo progetto approvato dovrà avere un importo complessivo compreso tra un minimo di 500 mila euro e un massimo di un milione. Gli eventuali costi eccedenti tale limite saranno a carico dell’ente che, quindi, dovrà trovare ulteriori finanziamenti. Contestualmente alla presentazione dell’istanza, l’amministrazione locale dovrà presentare un progetto di fattibilità tecnica ed economica, oltre a una data ultima di realizzazione dei lavori fissata nel 31 dicembre 2026.

Le istanze degli enti interessati devono essere inviate al Mit via Pec entro il 22 aprile 2024 e devono contenere alcune specifiche, tra cui le indicazioni dello strumento di pianificazione approvato in via definitiva dal quale risulti chiaramente la volontà dell’ente di procedere nello sviluppo strategico della rete ciclabile urbana. In caso di ciclovie il cui percorso si sovrapponga in parte con ciclovie turistiche nazionali o con tratti di ciclovie regionali, il progetto deve essere presentato unitamente al parere della Regione. Infine, saranno considerati prioritari i progetti di sviluppo di ciclovie urbane intermodali presentate da comuni o città metropolitane con una densità media di piste ciclabili inferiore alla media nazionale, la cui più recente indicazione Istat risalente al 2019, è pari a 23,4 km per 100 kmq.

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