Il possibile impatto dei dazi sul comparto edile italiano
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Il possibile impatto dei dazi sul comparto edile italiano

La politica economica perseguita dal Governo Trump con l’introduzione dei dazi porterà inevitabili ripercussioni, specie in alcuni settori produttivi, tra i quali il comparto dell’edilizia. Una delle prime conseguenze è l’aumento dei costi delle materie prime, in particolare i dazi del 25% su acciaio e alluminio importati potrebbero causare effetti diretti sul settore anche in Italia. Nello specifico, i dazi su due materiali fondamentali per le costruzioni come acciaio e alluminio si traducono in un incremento del prezzo dei semilavorati importati con un conseguente rincaro di un progetto edilizio stimato tra il 5% e il 10% sui costi complessivi. L’incremento degli oneri per le imprese verrebbe trasferito sui committenti, portando ad un aumento dei prezzi delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni. Parallelamente, i dazi su acciaio e alluminio stanno causando una contrazione dell’export verso gli USA dei produttori italiani e aumentato la concorrenza interna anche nei confronti dei fornitori di materiali edili extra-UE. Oltre ai prezzi delle materie prime, un altro aspetto che rischia di essere fortemente impattato dalle politiche protezionistiche americane è la competitività delle imprese edili che in un periodo di grande incertezza geopolitica e instabilità economica come quello attuale, spesso, preferiscono rimandare gli investimenti in progetti infrastrutturali e immobiliari. Non ultimo, c’è da considerare che le nuove tariffe americane potrebbero portare a una contrazione del commercio a livello globale compresa tra lo 0,2% e l’1,5% nel 2025 secondo le stime dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), con inevitabili ripercussioni sulla domanda di materiali e servizi per l’edilizia ed effetti a cascata sui tempi di lavorazione e sui livelli occupazionali. Per cercare di porre rimedio alla situazione appare fondamentale, da una parte, un’adeguata risposta delle istituzioni nazionali e comunitarie, dall’altra parte, un ruolo attivo delle imprese del settore edile, ad esempio, mediante la diversificazione dei fornitori e una maggiore capacità di adattamento alle repentine fluttuazioni dei prezzi.