Il database per misurare le performance climatiche delle regioni
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Il database per misurare le performance climatiche delle regioni
Si chiama Ciro il database per monitorare i progressi delle regioni su diversi temi legati alla neutralità climatica messo a punto da Italy for Climate, un’iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile per accelerare la transizione green. I fattori per misurare le performance climatiche sono otto: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura, vulnerabilità. Le rilevazioni del database Ciro saranno effettuate sulla base dei dati raccolti da diverse autorevoli fonti istituzionali in fatto di ambiente, energia e mobilità, tra cui Ispra, Istat, Enea, Gse, Terna, Aci, Mims. Entrando nel dettaglio dei principali indicatori delle performance climatiche delle regioni, in tema di emissioni il database riporterà diversi dati, tra cui le emissioni pro capite di gas serra e gli assorbimenti, ovvero le emissioni che vengono assorbite tramite sistemi naturali in rapporto alla superficie della regione. In tema di energia, il database analizza quali siano i consumi energetici degli abitanti delle singole regioni e quali le fonti maggiormente utilizzate. In questo caso è da segnalare che al momento sono già 14 le regioni italiane che non consumano più carbone come fonte per produrre energia. In ambito di fonti rinnovabili, i temi affrontati da Ciro sono tre: la quota di consumi energetici da rinnovabili; i nuovi impianti rinnovabili eolici, fotovoltaici, idroelettrici, geotermici e da bioenergie installati e loro potenza; le comunità energetiche rinnovabili attivate. In quest’ultimo ambito il Veneto è leader tra le regioni con 13 nuove CER nel 2022.
Altro tema centrale nella transizione energetica è quello degli edifici che viene affrontato da 4 diversi indicatori. Il primo riguarda le missioni pro capite di gas serra degli edifici che misurano la CO2 equivalente prodotta in media da un cittadino legata all’uso di combustibili fossili per usi energetici negli edifici. Il secondo comprende i consumi di energia degli edifici calcolati per metro quadrato di ciascuna abitazione. Il terzo riguarda la quota di consumi elettrici negli edifici che inquadra il livello di elettrificazione nelle regioni. Il quarto, infine, indica il numero di edifici in classe energetica A. Altri indicatori fondamentali riguardano l’industria e il livello di decarbonizzazione dei diversi settori, i trasporti in termini di veicoli privati circolanti, auto elettriche, trasporto pubblico e relativi passeggeri, l’agricoltura e il relativo impatto che coltivazioni e allevamenti hanno sull’ambiente. Infine, il fattore vulnerabilità intende misurare le conseguenze dei cambiamenti climatici fornendo dati sul numero di eventi atmosferici estremi che si sono finora manifestati, la percentuale di popolazione esposta al rischio alluvione, il tasso di consumo di suolo e la quota di perdite idriche della rete e degli acquedotti.