Evasione fiscale, recuperi record nel 2023
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Evasione fiscale, recuperi record nel 2023
Ammonta a 24,7 miliardi di euro la cifra complessiva recuperata nel 2023 dall’Agenzia delle Entrate, mentre il gettito spontaneo ha portato nelle casse dell’erario 26 miliardi di euro in più rispetto al 2022. Grazie all’azione congiunta di Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione nell’ultimo anno sono confluiti 4,5 miliardi di euro in più. In particolare, 19,6 miliardi di euro sono derivati da normali attività di controllo da parte del Fisco, mentre i restanti 5,1 miliardi di euro derivano dall’introduzione di misure straordinarie quali la rottamazione delle cartelle, che da sola ha portato nelle casse dell’erario 4,3 miliardi di euro. Nell’anno passato, inoltre, si sono dimostrate efficaci le azioni di analisi di rischio e i controlli preventivi antifrode, grazie ai quali l’Agenzia delle Entrate ha ridotto in maniera preventiva di 7,6 miliardi di euro le uscite tra rimborsi non spettanti, crediti fittizi e compensazioni indebite. Particolarmente proficua anche l’attività di controllo sulle cosiddette partite Iva apri e chiudi. In questo ambito, l’Agenzia ha cessato d’ufficio circa 2.300 imprese.
I rimborsi fiscali, nel 2023 ammontano a 22,4 miliardi di euro, di cui 19,5 miliardi sono andati al settore produttivo, 2,9 miliardi di euro alle famiglie. Riguardo all’assistenza, l’Agenzia ha gestito oltre 4,5 milioni di richieste nei propri uffici. Parallelamente cresce l’adesione ai servizi online dell’Agenzia. A tale proposito, oltre il 92% dei contratti d’affitto viene registrato via web, percentuale simile raggiunta per l’invio via web della dichiarazione di successione. In crescita, inoltre, anche l’attività rivolta alle imprese: nel 2023 l’Agenzia ha risposto a circa 13 mila interpelli oltre ad aver fornito assistenza specializzata. Infine, anche l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha registrato numeri positivi con +37% nelle riscossioni per 14,8 miliardi di euro complessivi.