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28/02/2023

Elusione fiscale: di cosa si tratta e quando è un illecito

L'elusione fiscale, contrariamente a quanto si possa pensare, non costituisce un illecito, ma un comportamento legittimo messo in atto da parte di un soggetto nel tentativo di sfruttare al meglio le norme tributarie in vigore, in modo da ricavarne un qualche beneficio. Detto questo, l'elusione fiscale può trasformarsi in illecito nel caso in cui si verifichi un abuso di un diritto concesso. La differenza tra elusione fiscale ed evasione fiscale è però fondamentale. Evadere le tasse significa violare apertamente le norme tributarie vigenti con comportamenti attivi, ma anche passivi, per esempio non emettendo una fattura o non presentando la dichiarazione dei redditi. Eludere le tasse invece non implica il non rispetto delle regole ma lo sfruttamento delle regole stesse a proprio vantaggio, qualora si presenti la possibilità. L'elusione fiscale non riguarda l'azione in sé, ma va a fondo riguardo il motivo per cui è stata messa in atto. A tale proposito una recente sentenza della Corte di Cassazione dichiara che non è il vantaggio fiscale a costituire l'elusione fiscale, ma è necessario in ogni singolo caso approfondire lo scopo dell'operazione realizzata, in modo da verificare la sussistenza o meno di ragioni economiche tali da giustificare l'elusione stessa.

L'elusione fiscale diventa un illecito quando un soggetto riesce a eludere eventuali lacune o imperfezioni nella norma tributaria, sfruttandole a proprio vantaggio. Concretamente, i fenomeni di elusione fiscale più dannosi sono quelli perpetrati dalle grandi multinazionali che dispongono di grandi apparati per mettere in atto, per esempio, attribuzioni fittizie di beni o partecipazioni sociali. In ogni caso l'elusione fiscale non costituisce reato penale ma invece è soggetta a sanzioni amministrative che sono commisurate all'obbligo tributario eluso. La normativa in materia di elusione fiscale inoltre chiarisce che non sono considerate illecite le operazioni giustificate da valide ragioni extrafiscali, non marginali, anche di ordine organizzativo o gestionale, che rispondono a finalità di miglioramento strutturale o funzionale dell'impresa ovvero dell'attività professionale del contribuente.

La difficoltà sta nel stabilire cosa rientri nell'elusione fiscale illecita che a tale scopo è stata legata all'abuso del diritto ovvero quando un soggetto contribuente ottiene vantaggi fiscali indebiti compiendo operazioni prive di sostanza economica pur nel rispetto delle norme fiscali. Vediamo qualche esempio di operazione ritenuta illecita:

- La detrazione dell'Iva da parte di una società immobiliare a seguito dell'acquisto di un immobile poi affittato ad un'agenzia di assicurazione avente la medesima compagine sociale.

- La rinuncia di un socio ad un credito importante nei confronti della società con successiva cessione delle quote sociali ad un prezzo molto inferiore al loro valore.

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