Economia circolare in edilizia per un minore impatto ambientale
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Economia circolare in edilizia per un minore impatto ambientale
La costante spinta verso la ricerca di modelli sostenibili riguarda tutti gli ambiti produttivi. In particolare il settore edile ha un impatto ambientale considerevole. Per questo sempre più spesso si parla di applicare anche nel settore delle costruzioni modelli virtuosi ispirati al concetto di economia circolare.
Cosa si intende per economia circolare?
Con il termine “economia circolare” si intende, in senso lato, un'economia basata sull'autorigenerazione. In sintesi, si tratta di un modello produttivo incentrato sul riutilizzo e riciclo dei materiali e dei prodotti nel modo più efficace e protratto nel tempo, in modo da ridurre il più possibile la produzione di rifiuti e scarti di lavorazione, e, in definitiva, avere un minore impatto sull'ambiente. Si pensi ad esempio a quanto potrebbero diminuire le emissioni di CO2 in atmosfera con un utilizzo più razionale delle materie prime.
Economia circolare in edilizia
Secondo lo studio “Strategia Nazionale per l'Economia Circolare” pubblicato da ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nel 2019 sono stati prodotti circa 52 milioni di tonnellate di rifiuti a seguito di attività di costruzione e demolizione di edifici. Un dato che la dice lunga riguardo l'impatto del settore edile nella produzione di rifiuti e scarti. Per fortuna la medesima ricerca sottolinea anche che nel 2019 il tasso di recupero di rifiuti da attività del settore delle costruzioni è al 78,1%, che corrisponde a circa 40 milioni di tonnellate. Dunque qualche cosa si muove nella direzione dell'economia circolare, ma ovviamente si può fare molto di più, specie in ambito di decarbonizzazione ovvero un'economia circolare e a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Con l'importante tappa del 2030 in cui sono fissate norme più severe sul riciclo e obiettivi vincolanti sull'uso e l'impronta ecologica dei materiali da costruzione. In questa direzione va visto un primo pacchetto di misure da parte della Commissione Europea per accelerare questa transizione. Tra le proposte riguardanti l'edilizia, la revisione del regolamento sui prodotti da costruzione.
In sintesi, l'economia circolare in edilizia prevede diverse modalità di applicazione:
•Riutilizzo dei materiali
•Riciclo dei materiali
•Estensione della responsabilità del produttore che mantiene la proprietà del prodotto e si occupa della sua gestione a fine vita
•Pratica della condivisione che si traduce nella progettazione di spazi più flessibili
Da ricordare che a livello nazionale tra i provvedimenti attuati in ottica economia circolare, lo scorso 6 agosto 2022 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiali i nuovi Criteri Ambientali Minimi per la progettazione e la costruzione in edilizia. Una serie di regole che dovrebbe permettere di migliorare i requisiti ambientali degli edifici acquisiti o ristrutturati dalla Pubblica Amministrazione. Dunque, un ulteriore passo verso la circolarità nelle gare di appalto pubbliche.