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sostenibilita ambientale
12/04/2023

E-fuel, pregi e difetti dei carburanti sintetici

Tra le possibili alternative ai combustibili fossili ci sono gli e-fuel ovvero i carburanti sintetici sui quali di recente si è acceso il dibattito a livello internazionale, con particolare riferimento ai loro pregi e difetti. La questione è diventata di grande attualità da quanto la Commissione Europea ha fissato lo stop per i veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035. Da quell'anno in poi come alternativa ai veicoli elettrici, potranno circolare ancora veicoli con motore termico a condizione che sia alimentato da e-fuel ovvero carbuanti sintetici.

 

Ma cosa si intende per e-fuel? Si tratta di carburanti sintetici a emissioni zero la cui produzione avviene attraverso un processo di scissione dell'acqua in idrogeno e ossigeno e la successiva combinazione dell'idrogeno ricavato con l'anidride carbonica catturata dall'atmosfera. Un altro carburante alternativo è l'ammoniaca ricavata dall'idrogeno e dalla reazione con l'azoto. La C02 emessa dai motori alimentati con carburante sintetico sarebbe compensata dalla stessa anidride carbonica prelevata per realizzare il carburante stesso. Proprio questo punto solleva le principali perplessità a livello di impatto ambientale e diverse associazioni ambientalisti denunciano come le emissioni non sarebbero adeguatamente eliminate dall'impiego dei carburanti sintetici. Non solo. I moroti alimentati con e-fuel produrrebbere comunque altri inquinanti come gli NO e il particolato anche noto come polveri sottili che rappresentano un problema soprattutto per i centri urbani e le aree a traffico intenso. Un altro difetto è rappresentato dall'elevato costo degli e-fuel che secondo alcuni calcoli ad oggi costerebbero fino a 10 euro al litro, questo specie a causa della grande quantità di energia elettrica impiegata per il processo di produzione.

Parlando di pregi degli e-fuel, oltre a quello (per altro ancora da dimostrare scientificamente) della compensazione tra CO2 catturata dall'atmosfera ed emessa in atmosfera, vi sono anche quelli relativi alla possibilità di miscelarli con i carburanti derivati dal petrolio in modo da mitigarne in parte gli effetti inquinanti e di non necessitare di alcuna infrastruttura ad hoc per la distribuzione, potendo sfruttare le attuali comuni stazioni di rifornimento.

 

Allo stato attuale risulta evidente che il percorso dei carburanti sintetici è ancora lungo e tortuoso affinchè possano concretamente diventare dal 2035 una valida alternativa non solo a benzina e diesel, ma anche ai motori elettrici, sia a livello di reali benefici ambientali che di costi di produzione e per l'utente finale. A tale proposito sono diverse le realtà pubbliche e private che stanno concentrando i propri sforzi sulla ricerca in tema di e-fuel. Ad esempio Enea è particolarmente attiva sull' e-kerosene e sull'idrogeno verde specie con il Piano Operativo di Ricerca che mette a disposizione 110 milioni di euro da fondi PNRR per attività volte alla produzione, stoccaggio e trasformazione in e-fuel di idrogeno verde.

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