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mercato immobiliare
26/10/2022

Distanze tra costruzioni e manufatti in condominio cosa dice il Codice Civile?

Molti di coloro che vivono in un condominio hanno avuto a che fare con questioni legate alle distanze tra la propria unità immobiliare e manufatti od opere fatte installare o edificare da un vicino. A tale proposito il Codice Civile indica una serie di norme che rigurdano le costruzioni confinanti e le relative distanze. Tali norme non si riferiscono soltanto alle distanze in senso orizzontale, ovvero quelle tra un edificio e l'altro o un terreno e quello adiacente, ma anche in verticale. Questo secondo caso riguarda ad esempio i condomini. E molto spesso le controversie più complicate riguardano le distanze verticali, come ad esempio in caso di installazione di un condizionatore, realizzazione di una veranda. Oltre alla questione del decoro estetico, infatti, tali opere possono causare problemi al condomino vicino, per esempio diminuendo la possibilità di usufruire di illuminazione e areazione naturali. L'osservazione delle distanze legali in condominio però non di rado deve fare i conti con la tipologia e la volumetria dell'edificio che possono anche non permettere il rispetto oggettivo delle norme.

Distanze tra costruzioni

La legge fissa la distanza minima tra costruzioni confinanti in questi termini:

non minore di 3 metri per costruzioni su fondi confinanti non unite o aderenti

non minore di 10 metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti per tutte le zone omogenee del territorio comunale ad eccezione dei centri storici. Sono ammesse distanze minori in caso di gruppi di edifici oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni

Tali norme si applicano solo in caso di opere stabili, immobilizzate al suolo ed elevate ad esso, quindi per esempio anche per una veranda.

Distanze tra manufatti

In questo caso la legge fissa distanze differenti a seconda della tipologia di manufatto. In caso di pozzi e cisterne, ad esempio, la distanza minima è di 2 metri. Per tubi dell'acqua o del gas la distanza minima è di 1 metro. Macchinari pericolosi e depositi nocivi seguono invece le disposizioni indicate nei regolamenti locali e generali.

Distanze in condominio

Generalmente le distanze indicate per legge valgono anche nei condomini, ma come anticipato sopra tali distanze possono essere oggetto di deroghe nel caso in cui la volumetria dell'edificio non permette di rispettare tali limiti. I singoli casi saranno presi in considerazione di volta in volta solo a seguito di apposita perizia che dimostri l'incompatibilità tra le distanze legali imposte dal Codice Civile e la struttura dell'edificio condominiale in questione. Tale incompatibilià però non può risolversi con il divieto di installazione di manufatti come i condizionatori, ma va comunque trovata la soluzione migliore per soddisfare le opposte esigenze dei due condomini, anche in caso in cui le due abitazioni risultino particolarmente vicine.

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