Cosa c'è da sapere sulla multiproprietà
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Cosa c'è da sapere sulla multiproprietà
Con multiproprietà, in sintesi, si intende uno stesso immobile con differenti proprietari, ciascuno dei quali può usufruire del bene per una parte limitata di tempo stabilito all'interno del contratto. I diritti sulla multiproprietà sono regolati da un'apposita direttiva dell'Unione Europea che tutela i proprietari e al tempo stesso concede diritto di recesso senza penali entro 14 giorni dalla firma. Nel nostro Paese questa tipologia di contratto di proprietà immobiliare è regolato dall'articolo 69 del Codice del Consumo e dal Codice del Turismo che la definiscono come “contratto di durata superiore a un anno tramite il quale un consumatore acquisisce a titolo oneroso il diritto di godimento su uno o più alloggi per il pernottamento per più di un periodo di occupazione”.
La multiproprietà è una tipologia molto richiesta, infatti, dal post covid in poi le vendite di immobili in comproprietà sono aumentate di oltre quattro volte, secondo quanto riferito da Immobiliare.it Insight. Quando si sceglie questa soluzione è necessario tenere in considerazione alcuni elementi, prima di tutto che la proprietà è riconosciuta sulla base della quota di immobile acquistata. Inoltre bisogna considerare che:
- La multiproprietà rappresenta una sorta di condominio, con regole, spese, diritti di accesso e utilizzo anche delle parti comuni. - Il contratto deve essere in forma scritta e riportare tutte le informazioni utili sia sull'immobile (descrizione, permessi edilizi, spese di gestione) che i dati dei contraenti che sottoscrivono la multiproprietà. - Tutti gli acquirenti devono ricevere informazioni sulle clausole contrattuali come la possibilità di esercitare il diritto di recesso. - La multiproprietà ha durata minima di un anno, è continuativa e prevede l'utilizzo a turno dei proprietari anche per periodi di tempo consecutivi che devono essere indicati nel contratto oppure all'interno del regolamento di condominio relativo all'immobile in proprietà condivisa. - Le spese comuni sono ripartite tra tutti i comproprietari sulla base delle singole quote di proprietà. - Il proprietario di una parte può dare in affitto la sua parte solo se questa viene utilizzata nel periodo dell'anno in cui si ha il godimento turnario. La multiproprietà può essere una scelta conveniente (nel lungo periodo) e utile, specie per assicurarsi un luogo di villeggiatura o per coloro che viaggiano spesso. Prima di firmare il contratto occorre però informarsi adeguatamente su diversi aspetti: le reali condizioni dell'immobile, il numero di multiproprietari, l'entità delle spese di manutenzione e il periodo di validità nel quale si può occupare la proprietà.