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edilizia
01/06/2022

Cosa c'è da sapere per poter realizzare un soppalco

Quando si è alla ricerca di maggior spazio in un'unità abitativa la prima idea che viene in mente è quella di realizzare un soppalco. In generale infatti si tratta di una soluzione piuttosto semplice da realizzare, che necessita relativamente di poco tempo, con una spesa solitamente contenuta e che permette di ottenere un ulteriore stanza. Non sempre però un soppalco può essere realizzato e non si tratta soltanto di questioni tecniche, prima fra tutte l'altezza dei soffitti dell'appartamento. In alcuni casi, infatti, come per poter realizzare un soppalco abitabile, occorre richiedere un permesso a costruire da richiedere per evitare di incorrere in un abuso edilizio.

Che caratteristiche deve avere e quando si può realizzare

La realizzazione di un soppalco di fatto aumenta la metratura della superficie calpestabile dell'immobile, quindi per poterlo realizzare devono sussistere alcuni requisiti:

- Altezza minima del soffitto di 220 cm, ma ci sono regolamenti comunali che elevano tale dato a 240 o 270 cm.

- Rispetto delle proporzioni indicate dagli enti locali riguardo i metri quadri ricavati

- Avere un determinato rapporto con le superfici finestrate (in diverse regioni tale rapporto è di 1/8)

- Essere dotato di un parapetto di almeno 110 cm. di altezza

In ogni caso per realizzare un soppalco a regola d'arte è sempre consigliato rivolgersi ad un tecnico professionista che darà utili consigli sulla fattibilità del lavoro, sui materiali da usare e sulle corrette dimensioni dell'opera. Dopo aver stilato il progetto il tecnico deve presentarlo all'ufficio tecnico del Comune per ottenere i permessi e successivamente deve rivolgersi al Catasto per richiedere l'aggiornamento della planimetria dell'immobile.

Da ricordare che il permesso del Comune è obbligatorio qualora il soppalco di nuova realizzazione sia destinato ad una stanza abitabile come uno studio o una camera da letto. In caso non venga richiesto il permesso, l'opera è da ritenersi un abuso edilizio. Non servono invece permessi qualora il soppalco sia destinato solo come semplice spazio per il deposito di oggetti. Qualora l'unità immobiliare sia in un condominio, la realizzazione di un soppalco non necessita di comunicazione all'Amministratore in quanto non altera alcuna parte comune del condominio stesso.

Regolarizzare un soppalco

Ricordiamo che gli abusi edilizi non cadono in prescrizione, dunque anche se un soppalco abitabile è stato realizzato tempo fa e non è mai stato regolarizzato, occorre farlo. Per regolarizzarlo ci si deve attenere ai regolamenti comunali in cui l'immobile risulta accatastato. A seconda dei diversi regolamenti è necessario richiedere una CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata) oppure una SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) in sanatoria. Unitamente a una delle due dichiarazioni il richiedente è tenuta al pagamento di una sanzione, solitamente calcolata tra i 60 e gli 80 euro per metro quadrato del soppalco, ma in alcune città la cifra sale fino a 150 euro al metro quadro.

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