Compensazione fiscale, le novità introdotte
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Compensazione fiscale, le novità introdotte
Con la legge di Bilancio 2024, tradotta nella Legge 30 dicembre 2023 n.213 vengono introdotte alcune novità riguardo la compensazione dei crediti fiscali. Le novità hanno l’obiettivo di razionalizzare le modalità e di contrastare l’evasione con specifico riferimento alla disciplina della compensazione dei crediti. In sintesi, a partire dal 1° luglio 2024 la compensazione di crediti fiscali deve passare esclusivamente tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, la compensazione è preclusa in caso di debiti scaduti per un importo superiore a 100 mila euro. I lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono effettuare la compensazione utilizzando i crediti Inps a decorrere dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi da cui il termine emerge. I crediti utilizzabili in compensazione a partire dal 1° luglio 2024 esclusivamente in via telematica tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate sono: - Iva, credito annuale o relativa a periodi inferiori all’anno. - Imposte sui redditi o relativi addizionali. - Imposte sostitutive delle imposte sul reddito. - Irap. - Crediti maturati in qualità di sostituto d’imposta. - Crediti maturati a titolo di contributi maturati nei confronti dell’Inps. - Crediti maturati a titolo di premi nei confronti dell’Inail. In quanto ai limiti massimi di compensazione di crediti fiscali erano stati elevati da 700 mila a 1 milione di euro con il decreto rilancio del 2020. Successivamente, nel 2021 con il decreto sostegni bis, tale limite era stato raddoppiato e, quindi, elevato a 2 milioni di euro. La legge di Bilancio 2022 conferma il tetto massimo dei crediti compensabili a 2 milioni di euro. Ulteriori chiarimenti sulle novità introdotte sono stati indicati all’interno di un’apposita circolare dell’Agenzia delle Entrate (n.16/E/2024) dove, tra l’altro, si legge che la necessità di procedere per via telematica si applica a tutti i versamenti effettuati a partire dal 1° luglio 2024 a prescindere dal fatto che i crediti o i debiti indicati nel modello F24 riguardino tributi che derivano da presupposti, dichiarazioni o istanze che riguardano periodi precedenti. Il nuovo obbligo introdotto riguarda anche i casi di compensazione solo parziale dei crediti. Vengono, inoltre, indicate le regole per stabilire il superamento del limite di 100 mila euro, oltre il quale vengono bloccate le compensazioni. In particolare, la verifica della soglia viene effettuata solo in presenza di determinate condizioni: termine di pagamento del debito scaduto, assenza di provvedimenti di sospensione o di piani di rateazione in corso.