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mercato immobiliare
11/04/2024

Come va il mercato delle abitazioni ad alta efficienza energetica?

Sempre più spesso sentiamo parlare di efficienza energetica degli immobili, un tema divenuto ancora più importante da quando è stata approvata dal parlamento europeo la cosiddetta Direttiva Case Green. Ricordiamo che la Direttiva indica ai Paesi membri di ridurre i consumi energetici degli edifici del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, rispetto ai consumi del 2020. Per raggiungere tali obiettivi l’Italia, che ha uno dei parchi immobiliari più vecchi e, quindi, meno efficienti a livello energetico, dovrebbe riuscire a migliorare l’efficienza energetica di circa un milione di immobili nei prossimi cinque anni. Nel frattempo, cerchiamo di capire come sta andando il mercato immobiliare delle abitazioni ad alta efficienza energetica, ovvero quelle che rientrano nelle classi A e B. Dando uno sguardo ai dati rilevati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, le transizioni di tali categorie di abitazioni procedono piuttosto a rilento. Anzi, nel 2022 si registra un passo indietro rispetto all’anno precedente: solo il 6,5% degli acquisti di immobili riguarda soluzioni in classe energetica elevata (A e B), percentuale che nel 2021 era vicina all’8%. Una diminuzione che è connessa anche alla riduzione dell’offerta di immobili di nuova costruzione che, ovviamente, rientrano nelle classi energetiche migliori.

Entrando nel dettaglio dei dati, Verona risulta la città italiana con la percentuale più elevata di compravendite di immobili in classe energetica A e B con il 9,6% del totale delle trattative concluse. Al secondo posto, seppur con notevole distacco, Milano, con il 5,7% di immobili ad alta efficienza energetica oggetto di compravendita nel 2022. Terzo gradino del podio per Bologna con il 5,3% del totale di compravendite. Tra le altre grandi città, Roma e Torino si fermano al 3% di immobili in classe energetica elevata oggetto di acquisto. Firenze si ferma al 2,7%, Bari al 2,4%. Da segnalare che Palermo, Napoli e Genova registrano dati inferiori all’1% per compravendite di abitazioni in classi energetiche elevate. Parallelamente, le città dove vengono comprati e venduti immobili nelle classi energetiche più basse ovvero F e G, sono Napoli con oltre il 96% del totale delle compravendite immobiliari, Bari e Palermo con percentuali attorno al 93%. Infine, Verona e Torino si distinguono per essere le due grandi città italiane dove si registra il numero più elevato di compravendite in classi energetiche intermedie, ovvero C, D, E, rispettivamente con il 35% e il 38%.

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