Cartelle esattoriali, cosa cambia con il Dl Riscossioni
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Cartelle esattoriali, cosa cambia con il Dl Riscossioni
Il sistema della riscossione dei debiti fiscali negli ultimi anni ha registrato un numero considerevole di cartelle esattoriali accumulate e debiti non recuperati da record. Anche per cercare di porre un rimedio a questo problema e quindi snellire l’intero sistema della riscossione, l’8 agosto è entrato in vigore il Decreto-legge del 29 luglio 2024, n.110, anche noto come Decreto Riscossioni. Tra le novità introdotte dall’entrata in vigore del Dl, il cambio nel sistema di recupero crediti da parte del Fisco, nel quale vengono eliminate le cartelle esattoriali. In sintesi, nel rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione, l’avviso di accertamento dell’ente creditore acquisisce valore di titolo esecutivo e quindi diventa un documento valido ad esigere il debito, sostituendo la cartella esattoriale. Il fatto di conferire valore esecutivo all’avviso di accertamento non significa che il soggetto debitore si veda pignorati immediatamente i propri beni. Infatti, l’ente creditore, oltre all’accertamento, è tenuto a inviare una lettera di presa in carico a cui il debitore potrà fare ricorso qualora non avesse ricevuto preventivamente l’avviso di accertamento. L’eliminazione della cartella esattoriale riguarda diverse categorie di debiti, in particolare: atti di recupero di crediti non spettanti o inesistenti utilizzati, in tutto o in parte, in compensazione; avvisi o atti inerenti al recupero di tasse, imposte e importi non versati compresi quelli relativi ad agevolazioni fiscali indebitamente percepiti ovvero a cessione di credito d’imposta in mancanza di requisiti; atti di irrogazione delle sanzioni; avvisi di rettifica e liquidazione ai fini dell’imposta di registro e dell’imposta di successione; avvisi di accertamento e liquidazione d’ufficio ai fini dell’imposta di successione; avvisi di rettifica e liquidazione di assicurazioni private e di contratti vitalizi; avvisi di liquidazione dell’imposta e irrogazione delle sanzioni per i casi di omesso, insufficiente o tardivo versamento e tardiva presentazione delle relative dichiarazioni nonché per i casi di decadenza delle agevolazioni su imposta di registro, catastale, ipotecaria, sulle successioni e donazioni, imposta di bollo; atti di accertamento per omesso, insufficiente o tardivo del bollo auto e dell’addizionale erariale della tassa automobilistica.