Caro materiali edili, i rincari potrebbero bloccare i cantieri del PNRR
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Caro materiali edili, i rincari potrebbero bloccare i cantieri del PNRR
La delicata situazione geopolitica internazionale con il conflitto in Ucraina sta provocando non solo disastri a livello umano e sociale, ma anche economico, con ripercussioni economiche su prezzi di diverse materie prime, energetiche e non solo. Tra questi il caro materiali edili. Una situazione particolarmente delicata denunciata da diversi operatori del settore edile, tra cui l'Ance che denuncia come i costi schizzati alle stelle e la difficoltà nel reperire i materiali possa causare il rallentamento se non il blocco dei cantieri previsti nel PNRR.
Il quadro attuale del settore edile è ulteriormente aggravato dai rialzi che hanno investito il settore dei carburanti e del gas che stanno causando pesanti ripercussioni sulla filiera dei trasporti e della logistica con particolare riferimento all'approvvigionamento di materie prime.
La filiera delle costruzioni ha chiesto interventi urgenti sul fronte della normativa, modificando l’articolo 29 del Decreto Sostegni ter, con misure più incisive per la compensazione dell’aumento dei costi e la revisione dei prezzi.
Interventi e risorse previste dal Governo
Tra gli interventi definiti come indispensabili c'è l'introduzione di un meccanismo di compensazione delle variazioni di prezzo su diversi materiali da costruzione con riferimento specifico ai prezzi base d'asta e alla dinamica di aggiustamento dei prezzi in corso d'opera. Per cercare di contrastare il caro materiali da costruzione, il Governo ha previsto l'innesto di nuove risorse economiche. Il DL 17 del 1 marzo 2022, in ottica di contenimento dell'aumento delle tariffe dei materiali edili, prevede per il primo semestre 2022, 150 milioni di euro per rifinanziare il Fondo di compensazione, già finanziato nel 2021 con 200 milioni di euro. Il fondo può essere utilizzato per compensare l'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione e scongiurare ripercussioni negative come rallentamenti e blocchi dei cantieri e delle opere pubbliche in corso d'opera. Il Fondo può essere utilizzato dalle stazioni appaltanti una volta esaurite le risorse accantonate per gli imprevisti nel quadro economico. La compensazione avviene per variazioni di prezzo superiore all'8%.