Il 3 gennaio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n.219 del 30 dicembre 2023 che contiene le novità sullo Statuto dei diritti del contribuente, in attuazione della Riforma Fiscale. Il decreto, entrato in vigore il 18 gennaio, dopo i 15 giorni canonici dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, introduce alcune modifiche di particolare interesse. Una delle principali novità riguarda il contraddittorio preventivo per tutti gli atti autonomamente impugnabili. Nel dettaglio, è previsto che l’Amministrazione comunichi al contribuente lo schema di provvedimento con modalità in grado di assicurarne la conoscibilità e assegnando un termine non inferiore a 60 giorni per permettere al contribuente stesso di elaborare eventuali controdeduzioni anche mediante accesso ed estrazione di copia degli atti del fascicolo. L’atto predisposto al termine del contraddittorio deve tenere in considerazione le osservazioni del contribuente e l’Amministrazione è tenuta a motivare quelle non accolte.

Oltre alla principale novità relativa al contraddittorio preventivo, lo Statuto del contribuente prevede la disciplina in materia di nullità, estendendola anche ai casi di difetto assoluto di attribuzione, di violazione e/o di elusione del giudicato. Inoltre, viene ampliata la casistica di autotutela obbligatoria ad altre fattispecie come in caso di mancata considerazione di pagamenti d’imposta eseguiti correttamente, la mancanza di documentazione sanata successivamente ma non oltre i termini di decadenza e l’errore sul presupposto dell’imposta. In aggiunta, viene aumentato a un anno il limite temporale dopo la definitività dell’atto per poter procedere all’autotutela. Infine, vengono riqualificati come annullabili gli atti dell’Amministrazione finanziaria adottati in difformità del contenuto della risposta espressa o tacita, resa in precedenza per un’istanza di interpello.