Breve guida al modello 770
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Breve guida al modello 770
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le indicazioni circa la nuova scadenza, la compilazione e la presentazione del modello 770 per l’anno 2024. Prima di tutto, facciamo chiarezza sul tema. Il modello 770 è un documento fiscale che deve essere presentato dai soggetti sostituti d’imposta e da coloro che applicano ritenute alla fonte, dunque, si tratta di tutti quei soggetti che sostituiscono il contribuente nei rapporti col fisco. Nel dettaglio, vediamo quali sono i soggetti tenuti alla presentazione del modello 770:
- Società di capitali, per esempio Spa, Sapa, Srl, cooperative e di mutua assicurazione.
- Enti commerciali equiparati alle società di capitali residenti nel territorio dello Stato.
- Enti non commerciali, tra cui anche regioni, province e comuni.
- Associazioni non riconosciute, consorzi, aziende speciali e altre organizzazioni non incluse nelle altre categorie.
- Società ed enti di ogni tipo con o senza personalità giuridica non residenti nel territorio dello Stato.
- Condomini.
- Società di persone (semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice) residenti nel territorio dello Stato.
- Gruppi europei di interesse economico (GEIE).
- Persone fisiche che esercitano imprese commerciali o imprese agricole, arti o professioni che applicano la ritenuta alla fonte.
- Amministrazioni dello Stato.
I soggetti di cui sopra sono tenuti all’invio per via telematica all’Agenzia delle Entrate del modello 770 entro il 31 ottobre 2024, per le dichiarazioni relative all’anno 2023. Possono presentare il modello per via telematica direttamente i soggetti sostituti d’imposta, oppure tramite un intermediario abilitato o altri soggetti incaricati. Il modello deve essere utilizzato dai soggetti sopra indicati per comunicare le ritenute operate con riferimento a:
- Redditi di lavoro dipendente e assimilati.
- Redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi.
- Dividendi, proventi e redditi di capitale anche per i pagamenti relativi a bonifici disposti per il recupero del patrimonio edilizio e per interventi di risparmio energetico (art.25 D.L.78 del 31/05/2010).
- Locazioni brevi inserite all’interno della CU.
- Somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi.