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fisco
15/05/2023

Breve guida al bonus ambiente

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha reso disponibile online la piattaforma web per poter richiedere il bonus ambiente 65%. L'agevolazione fiscale permette di recuperare sotto forma di credito d'imposta il 65% delle somme donate per sostenere interventi ambientali contro il dissesto del territorio o lavori di sistemazione di parchi e aree verdi. In particolare gli interventi che rientrano nel bonus ambiente sono: - Bonifica ambientale anche dell'amianto. - Prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico. - Realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate. - Recupero di aree dismesse di pubblica proprietà. L'avvio della piattaforma web relativa al bonus ambiente 65% è stata così commentata dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin: “Si tratta di un'iniziativa di ampio respiro civile che permette a tutti di contribuire direttamente alla cura della nostra casa comune. Grazie a un meccanismo semplice e trasparente ciascuno può sostenere piccole e grandi opere di risanamento. Non si tratta di sostituire l'impegno pubblico, ma di dare la possibilità a chi lo desidera di aggiungere consapevolmente un tassello al futuro dell'ambiente del nostro Paese”. Il credito d'imposta riferito al bonus ambiente è riconosciuto nella misura del 65% delle erogazioni liberali in denaro, ovvero elargite senza obblighi di controprestazioni o riconoscimenti di natura economica, effettuate per gli interventi di cui sopra da: - Persone fisiche con residenza fiscale nel territorio italiano. - Enti non commerciali intesi come enti pubblici o privati diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali (nel limite del 20% del reddito imponibile). - Soggetti titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, nonché alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti (nel limite del 10 per mille dei ricavi annui). Il credito d'imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Al fine del riconoscimento del credito d'imposta le erogazioni liberali vanno effettuate esclusivamente mediante sistemi di pagamento tracciabili. Una volta che gli interventi saranno stati promossi e pubblicati sulla nuova piattaforma bonusambiente.it si potrà avere accesso a un elenco di opere e azioni finanziabili che sarà costantemente aggiornato dal Ministero.

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