Biomethaverse, l'UE accelera sul biometano
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Biomethaverse, l'UE accelera sul biometano
Aumentare la produzione di biometano riducendo l'impatto ambientale delle emissioni di gas serra e creare nuova occupazione: questi, in sintesi, gli obiettivi di Biomethaverse, il progetto che vede coinvolti 22 partner di 9 Paesi dell'Unione Europea. Il progetto prevede lo stanziamento di nuove risorse pari a 10 milioni di euro da investire in nuove tecnologie riguardanti il biometano. Nello specifico Biomethaverse dovrà dimostrare cinque percorsi innovativi di conversione al biometano in altrettanti Paesi europei (Italia, Francia, Grecia, Svezia, Ucraina), contribuendo in tal modo all'indipendenza energetica e alla crescita sostenibile. Ogni percorso sarà basato su un approccio ultra tecnologico e allo stesso tempo circolare anche a livello di materiali, con diversi obiettivi da raggiungere entro il 2030: - Ridurre i costi di produzione del biometano del 44%. - Accrescere la quota di produzione del 66%. - Abbattere le emissioni di gas serra fino a 113 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. - Creare circa 300 mila nuovi posti di lavoro. Il progetto Biomethaverse prevede, in quattro percorsi su cinque, la combinazione di biogas o syngas con idrogeno rinnovabile, mentre il quinto utilizzerà direttamente elettricità rinnovabile per aumentare la resa complessiva di biometano prodotto da microorganismi. Le nuove tecnologie saranno testate singolarmente o combinate e implementate in quattro impianti già operativi che utilizzano la digestione anaerobica e in un impianto che utilizza la gassificazione. Ricordiamo che ad oggi il biometano viene prodotto ripulendo il biogas ottenuto dalla fermentazione biologica in ambiente anaerobico di biomasse come rifiuti organici, sottoprodotti agricoli e dell'industria alimentare. La CO2 prodotta dal processo di conversione della biomassa viene separata dal biometano per aumentare la concentrazione e ottenere un flusso puro di metano. Grazie al progetto Biomethaverse, sarà possibile utilizzare la CO2 prodotta assieme a energia elettrica rinnovabile, o a idrogeno verde, per produrre biometano aggiuntivo. In tal modo il processo, detto di metanazione, permetterà di fornire maggiore capacità di accumulo di energia per agire come vettore di energia rinnovabile flessibile. Ricordiamo che il biometano è un'alternativa rinnovabile e sostenibile del gas naturale di origine fossile, inoltre favorisce il riciclo dei nutrienti grazie alla produzione di digestato che può essere impiegato come biofertilizzante in agricoltura. Caratteristiche che, unitamente alla sua contenuta impronta di emissioni di carbonio rispetto ai combustibili fossili, lo rendono un importante alleato per la lotta ai cambiamenti climatici.