Appalti pubblici, i dati Anac del secondo quadrimestre 2023
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Appalti pubblici, i dati Anac del secondo quadrimestre 2023
Come vanno gli appalti pubblici in Italia? Il trend si conferma in crescita anche nel secondo quadrimestre del 2023. Lo comunica Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che ha reso pubblico il resoconto dettagliato del mercato degli appalti, nel quale si evidenziano in particolare due fattori principali: la crescita sostanziale e il cambiamento nella modalità di assegnazione degli appalti pubblici. Uno dei fattori principali della crescita è l’effetto trainante degli appalti legati al PNRR, con un incremento rispetto al primo quadrimestre 2023 a livello di importi delle forniture del 35,4%, forniture che costituiscono circa il 34% del totale di 117,6 miliardi complessivi. I lavori sono cresciuti di circa il 44% rispetto ai primi 4 mesi dell’anno passato e costituiscono circa il 34% dei complessivi 117,6 miliardi. Infine, i servizi sono aumentati del 58,6% a coprire una quota di circa il 32% dell’importo complessivi degli appalti pubblici nel periodo considerato.
Per quanto riguarda i settori speciali, da maggio ad agosto del 2023 Anac ha rilevato un deciso aumento degli affidamenti diretti (+637%) e delle procedure ristrette (+307%), nel secondo caso la crescita è legata a 30 appalti in ambito ferroviario per un totale di 2,2 miliardi di euro. Per contro, si registra una decisa flessione, -52,2%, per le procedure negoziate previa pubblicazione di gara. A livello di distribuzione territoriale il 20% (35,4% a livello di importi) delle gare perfezionate è stato registrato dall’amministrazione centrale, mentre tra le regioni, spicca la Lombardia con il 12,1% delle gare perfezionate che corrisponde al 12,5% a livello di importo complessivo, segue il Piemonte 5,8% delle CIG perfezionate e il Veneto 5,7%. Tra le regioni del Sud, prima la Campania con il 5,4% del totale CIG perfezionate. In tema di tipologia di stazioni appaltanti, i comuni predominano con il 30,9% delle CIG perfezionate e un importo complessivo superiore a 13 miliardi di euro (11,1% dei fondi complessivi). Infine, in fatto di distribuzione delle procedure di affidamento di importo uguale o superiore a 40 mila euro, per tipologia di strumento di svolgimento delle procedure, tra maggio e settembre 2023 su 99.491 CIG, oltre 65 mila si sono svolte attraverso piattaforme telematiche di negoziazione (il 65,7% del numero totale), oltre 19 mila in modalità tradizionale o cartacea (il 19,4%).