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normativa
09/03/2022

Abusivismo edilizio nasce la Banca dati nazionale per contrastare il fenomeno

L'abusivismo edilizio è un fenomeno sempre attuale specie in un Paese come il nostro in cui il numero di costruzioni non a norma è particolarmente elevato e, non di rado, tali edifici oltretutto non vengono abbattuti, causando danni al territorio e all'ambiente. Secondo il report “Abbatti l'abuso” pubblicato a giugno 2021 da Legambiente ed effettuato presso tutti i Comuni italiani, risulta che dal 2004 al 2020 è stato abbattuto solo il 32,9% degli immobili sottoposti a un provvedimento amministrativo a seguito di abuso edilizio accertato. Dunque, l'abusivismo edilizio è un fenomeno piuttosto conclamato e radicato sul territorio nazionale.

Cosa sta facendo lo Stato per contrastare l'abusivismo edilizo? Tra le più recenti novità normative che riguardano il settore delle costruzioni c'è l'istituzione della Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio presso il Mims, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. In sintesi, si tratta di un sistema informatico che raccoglie e rende disponibili dati e informazioni sugli immobili, consentendo di monitorare eventuali illeciti edilizi e censire gli immobili abusivi sul territorio. La Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio si fonda sulla collaborazione di diversi enti, tra cui Comuni e Agenzia delle Entrate, che dovranno alimentare il sistema con i dati in loro possesso.

In merito all'istituzione della Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio il Ministro Enrico Giovannini ha dichiarato: “Con la Banca dati avremo finalmente a disposizione uno strumento per mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità dell'ambiente”.

Le fasi del progetto

Il progetto della Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio prevede una prima fase in cui il sistema sarà alimentato con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto di segnalazione da parte dei Comuni. La seconda fase vedrà la collaborazione anche di diversi ministeri - Interno, Giustizia, Transizione Ecologica, Cultura, Economia e Finanze – con l'Agenzia delle Entrate, Regioni e Comuni. Le informazioni raccolte nella Banca dati nazionale potranno essere consultate dalle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio. Uno degli obiettivi centrali del sistema è quello di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive. Per sostenere l'operato dei Comuni negli interventi di demolizione è prevista la creazione di un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la Legge di Bilancio 2022.

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