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normativa
10/01/2024

La dichiarazione di rispondenza dell'impianto elettrico

Per garantire la sicurezza delle abitazioni è fondamentale la verifica dell'efficienza degli impianti. Con particolare riferimento all'impianto elettrico la normativa indica nella dichiarazione di rispondenza una documentazione essenziale. La dichiarazione di rispondenza dell'impianto elettrico infatti attesta la rispondenza di un impianto alle dispositive vigenti all'epoca della sua costruzione con riferimento alla destinazione d'uso dell'immobile. Tale documentazione sostituisce la dichiarazione di conformità nei casi in cui questa non sia disponibile o nei casi in cui sia necessario attivare una nuova fornitura elettrica o una modifica nella potenza erogata dall'impianto. La dichiarazione di rispondenza dell'impianto elettrico viene prodotta in caso di impianti esistenti, mentre la dichiarazione di conformità viene emessa in caso di nuovi impianti. Inoltre, la dichiarazione di rispondenza non ha una scadenza prefissata, ma rimane valida fino a quando l'impianto elettrico a cui si riferisce non viene modificato.

Per poter redigere la dichiarazione di rispondenza è necessario l'intervento di un tecnico specializzato come un installatore oppure un ingegnere o architetto con almeno cinque anni di esperienza e abilitato a tale compito professionale. La firma in calce alla dichiarazione di rispondenza di un impianto elettrico implica l'assunzione di responsabilità legale riguardo la conformità dell'impianto stesso. Per quanto riguardo il costo della dichiarazione di rispondenza, varia a seconda di diversi fattori tra cui la dimensione dell'abitazione ma in generale si aggira attorno a 500 euro. L'elaborazione del processo avviene in due fasi. Nella prima viene eseguita la verifica dell'impianto registrando tutti i dati necessari alla redazione della dichiarazione. La seconda fase prevede la redazione materiale della dichiarazione con la compilazione di tutti gli allegati obbligatori e facoltativi.

La mancata dichiarazione di rispondenza oltre a costituire un'infazione alle norme, punibile con un'ammenda da 1.000 a 10.000 euro, rappresenta un potenziale pericolo alla sicurezza delle persone che vivono nell'immobile. In assenza di dichiarazione di rispondenza, la responsabilità per eventuali danni causati dall'impianto elettrico ricadono sul proprietario dell'immobile ed eventualmente sull'impresa che ha effettuato interventi senza produrre la documentazione.

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