A confermare la passione degli italiani per gli animali domestici i dati statistici. Secondo Eurispes quasi il 33% ha in casa un animale domestico, ma ci sono sondaggi che elevano tale percentuale al 42%, con una leggera prevalenza del cane rispetto al gatto. Ma oltre alla passione e all’amore, bisogna fare i conti con i costi tra cibo, visite veterinarie, vaccinazioni e farmaci. A tale proposito, da una ricerca del 2021 di Altroconsumo, mantenere un cane può costare fino a 1.542 euro l’anno, di cui 341 per spese mediche, 1.208 euro per un gatto. Proprio a causa dell’elevato tenore delle spese, specie quelle mediche, non di rado i proprietari di cani e gatti rinunciano a visite mediche, cure e interventi dei propri amici pelosi, oltre a scegliere gli alimenti meno costosi.

Per sostenere i cittadini nel mantenimento dei propri amici a 4 zampe, la Legge di Bilancio ha confermato anche per il 2024 il Bonus animali domestici grazie allo stanziamento di un apposito fondo per complessivi 750 mila euro, 250 mila euro all’anno da qui al 2026. L’agevolazione spetta non solo a coloro che hanno un cane o un gatto, ma anche conigli, roditori, uccelli e furetti. Per poter usufruire del Bonus animali domestici sono necessari alcuni requisiti di reddito e di età. In particolare, il Bonus è riservato ai proprietari di animali domestici con un Isee inferiore a 16.215 euro che abbiano un’età di almeno 65 anni. L’agevolazione potrà essere utilizzata per sostenere il pagamento di visite e operazioni chirurgiche veterinarie, acquisto di farmaci veterinari. Ad oggi non sono state ancora chiarite le modalità di accesso al Bonus. Ricordiamo che a parte il Bonus, sussiste la possibilità di detrazione delle spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi con una detrazione Irpef del 19% sulle spese veterinarie sostenute durante l’anno fino a un importo massimo di 550 euro e una franchigia di 129,11 euro, indipendentemente dal numero di animali domestici posseduti.