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fisco
31/10/2023

Crescita PIL nel 2024, Italia ultima in Europa

Secondo il Centro Studi di Confindustria, il PIL nel 2024 dovrebbe crescere solo dello 0,5% contro le stime di marzo 2023 che lo davano a +1,2%. Un ridimensionamento delle stime di crescita che parte dall'analisi del contesto macroeconomico attuale che vede tra i fattori maggiormente negativi i tassi di interesse elevati per imprese e famiglie, l'andamento negativo del commercio internazionale e altro ancora. A patire maggiormente la situazione sono gli investimenti, mentre più resilienti risultano essere i consumi delle famiglie e, in parte, l'occupazione seppur in frenata. La produzione industriale è in calo, specie nei settori energivori come carta, chimica, metallurgia, legno, prodotti in metallo, mentre i settori ad elevata tecnologia, come farmaceutica ed elettronica, risultano più dinamici. A pesare sul rallentamento della crescita economica è anche il costo del lavoro per unità di prodotto che è in aumento e il contemporaneo calo della produttività -1,8%.

La situazione italiana risulta particolarmente negativa in confronto agli altri Paesi UE. Nelle previsioni di crescita riportate all'interno dei documenti programmatici di bilancio inviati a Bruxelles dai diversi Governi europei, l'Italia infatti risulterebbe fanalino di coda a livello continentale per il 2024. Infatti, gli unici Paesi che stimano una crescita del PIL uguale a quella italiana ovvero +1,2% sono soltanto Austria e Finlandia, ma come detto sopra tale stima nel nostro caso è stata rivista al ribasso. Tra gli altri grandi Paesi dell'Eurozona le stime di crescita vanno dal +2% della Spagna, al +1,6% della Germania, al +1,4% della Francia, dunque decisamente meglio dell'Italia. Le crescite di PIL più elevate per il 2024 si attendono per la Grecia che ha stimato un +3% e per l'Irlanda con un +4,5%.

Per quanto riguarda, invece, il rapporto deficit/PIL, l'Italia ha deciso di rimanere sopra il 3%, la soglia fissata dal Patto di stabilità europeo, al pari di diversi altri Stati membri, tra cui la Francia. Rimane però per l'economia italiana il grosso fardello del debito pubblico che con 140,2% del PIL è il secondo peggiore dell'UE dietro solo a quello della Grecia. Per il 2024 la percentuale dovrebbe scendere solo dello 0,1%, una riduzione del tutto inconsistente. Dunque, allo stato attuale e secondo le stime di Confindustria, la crescita economica per il 2024 rimane un'utopia, fermo restando che lo scenario potrebbe cambiare al mutare di alcuni dei fattori negativi presenti nel panorama economico e geopolitico globale.

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