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angle-left Il ruolo dei professionisti tecnici nella prevenzione sismica e idrogeologica
scuola e formazione
15/03/2023

Il ruolo dei professionisti tecnici nella prevenzione sismica e idrogeologica

Dal recente incontro tra Rete Professioni Tecniche RPT e il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, è tornata in primo piano la necessità di mettere a punto un piano con una serie di misure in materia di prevenzione dai rischi sismici e idrogeologici. E ciò anche alla luce di quanto accaduto recentemente in Turchia e Siria con il sisma devastante che ha portato morte e distruzione.

In particolare durante l'incontro, a cui ha preso parte anche Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, è stato sottolineato come il nostro Paese sia particolarmente a rischio terremoti che possono mettere a repentaglio vite umane, ma anche un patrimonio storico e culturale dal valore inestimabile. Di fronte a tali rischi e con negli occhi il disastro da poco successo in Turchia, la Rete Professioni Tecniche, che raccoglie nove diverse associazioni professionali attive nel campo dell'edilizia e delle infrastrutture, ha rimarcato come un primo Piano di prevenzione sismica fu presentato proprio da RPT all'allora Governo il 1 marzo 2012. Un Piano successivamente più volte aggiornato e migliorato, ma che ad oggi non ha avuto la dovuta attenzione da parte delle Istituzioni e nel nostro Paese circa 12 milioni di edificio rimangono a rischio sismico. E questo, nonostante la grande possibilità per cambiare rotta costituita dai bonus edilizi, dei quali purtroppo il bonus sismico è stato poco sfruttato, nella misura di un decimo rispetto al Superbonus 110%, secondo quanto comunicato dall'Agenzia delle entrate. A ciò si aggiunge che anche lo strumento del Fascicolo del Fabbricato, altro tassello fondamentale per ridurre il rischio sismico, che permetterebbe di avere informazioni e dettagli tecnici sugli edifici e quindi sullo stato della sicurezza sismica degli stessi, non ha fatto passi avanti.

Anche alla luce di quanto detto, durante l'incontro RPT ha manifestato al Ministro Musumeci la necessità di ricorrere ad una forma indiretta di obbligo in campo di interventi edilizi antisismici che, appunto, passi anche attraverso l'attivazione del Fascicolo del Fabbricato. In senso più generale, secondo RPT è necessario mettere a sistema tutte le informazioni al momento disponibili e implementarle anche grazie alle specifiche competenze dei professionisti tecnici.

In tema di rischio idrogeologico, durante l'incontro, si è focalizzata l'attenzione sulla tutela del territorio che passa necessariamente per l'adeguamento dei piani di protezione civile e per l'istituzione dei presidi territoriali a cura dei professionisti tecnici incaricati delle verifiche sulla sicurezza delle opere di prevenzione e della loro manutenzione, nonché del necessario supporto ai Comuni delle zone più a rischio. Al temine dell'incontro il Ministro si è dichiarato disponibile ad avvalersi del supporto dei professionisti tecnici sulle più importanti tematiche relative alla prevenzione sismica e idrogeologica. Inoltre, ha espresso l'intenzione di voler coinvolgere la RPT nell'ambito del ddl sulla prevenzione che il Governo ha in programma di presentare e nel processo di semplificazione delle procedure di ricostruzione.

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