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scuola e formazione
06/02/2023

Chat GPT come strumento per la scuola e lo studio

La rivoluzione digitale viaggia rapidamente e oggi strumenti avanzati come l'intelligenza artificiale sono sempre più una realtà concreta di cui servirsi in diversi ambiti, da quello sanitario a quello tecnico, dalla produzione industriale fino all'educazione e alla formazione. Tra gli strumenti di intelligenza artificiale si sta affermando Chat GPT, uno modello di chatbot basato sull'AI e sul machine learning specializzato nella conversazione con un umano, che punta a rendere l'interazione uomo/macchina più naturale e intuitiva. In sintesi, Chat GPT è un modello di linguaggio che utilizza l'apprendimento automatizzato per generare testi, ma anche altri contenuti come foto e musica, in modo autonomo. Le potenzialità e le applicazioni di questo strumento dunque sono significative e potrebbero rivoluzionare il mondo dell'AI conversazionale in quanto in grado di generare in pochi istanti risposte plausibili, personalizzate alle domande dell'utente. I campi applicativi spaziano dalla generazione automatica di testi, creazione di chatbot, assistenti virtuali.

In ambito scolastico, uno dei settori dove appare evidente la possibilità di sfruttare tale strumento, l'introduzione di Chat GPT come strumento didattico e di supporto agli studenti appare potenzialmente utile e produttivo. Per fare un esempio, potrebbe essere utilizzato per creare dei testi base su determinati argomenti da poter far sviluppare agli studenti o anche come spunto per discussioni e approfondimenti in classe. Naturalmente c'è anche il rovescio della medaglia ovvero il rischio che Chat GPT venga utilizzato dagli studenti, per esempio, per svolgere i compiti a casa senza fare il minimo sforzo. Una tendenza che pare abbia già fatto correre ai ripari alcune istituzioni scolastiche americane che avrebbero vietato l'uso di Chat GPT. Senza contare che sono già disponibili strumenti per scoprire se un testo da una Chat GPT o no. In ogni caso, appare importante che tale strumento sia utilizzato in maniera consapevole e adeguata, a partire da una conoscenza approfondita prima di tutto da parte dei docenti.

In merito alla possibile introduzione degli strumenti di AI nella scuola si è recentemente espresso il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara secondo cui la scuola deve aprirsi all'innovazione ed evolversi cogliendo le nuove opportunità offerte dalle tecnologie digitali, valutando attentamente le reali potenzialità e i possibili aspetti negativi. In particolare su quest'ultimo aspetto Valditara ha dichiarato: “L'intelligenza artificiale non può però sostituire l'insegnante o marginalizzarne il ruolo che risulta decisivo in tutti i gradi della scuola. Dunque, ben vengano gli strumenti di AI, ma solo come supporto agli insegnanti per personalizzare l'apprendimento, adattare i contenuti formativi alle attitudini degli studenti, monitorare i progressi ottenuti”.

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